Triple “A”

“A” come Agricoltori 
Soltanto chi coltiva direttamente il vigneto può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite e ottenere un’uva sana e matura esclusivamente con interventi agronomici naturali

“A” come Artigiani
Occorrono metodi e capacità “artigianali” per attuare un processo produttivo viticolo ed enologico che non modifichi la struttura originaria dell’uva e non adulteri quella del vino

“A” come Artisti
Solamente la sensibilità “artistica” di un produttore, rispettoso del proprio lavoro e delle proprie idee, può dar vita ad un grande vino dove vengono esaltati i caratteri del territorio e del vitigno.

Le Triple A nascono nel 2001 per volontà di Luca Gargano che, stanco di bere vini standardizzati e privi di anima, decise coraggiosamente di creare una comunità di produttori, alcuni famosi, altri sconosciuti, dove l’agricoltore avesse la possibilità di esprimersi al meglio senza dover sottostare alle regole di mercato.
Negli anni la famiglia Triple A si è allargata con l’ingresso di produttore Italiani e non, come ad esempio Arianna Occhipinti o Elisabetta Foradori piuttosto che Chateau Musar (Libano) o Nicolas Joly (Francia).
Grazie al coraggio e alla caparbietà di Luca Gargano gli appassionati bevitori hanno ora la possibilità di scegliere tra molte tipologia di vini, dimenticandosi per sempre i mal di testa e di stomaco causati da vini fatti con lieviti chimici e con importanti dosi di solforosa.